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Tasmania: l'isola alla fine del mondo

di patrizia gennaio 30, 2009
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La Tasmania è un’isola montuosa, grande come la Svizzera (è lunga 364 Km da nord a sud e 306 km da est a ovest), situata a circa 240 km dall’Australia meridionale e sembra un luogo ai margini del pianeta persino per gli australiani. E’ l’unica isola dell’Australia ed è caratterizzata da immense vallate verdi, montagne frastagliate, fitte foreste secolari, spiagge brulle ed incontaminate e città poco abitate. I suoi centri urbani principali sono Hobart (la capitale) e le città di Glenorchy e Clarence.

La grande attrazione della Tasmania è però la sua natura selvaggia ed incontaminata che richiama ogni anno migliaia di turisti. Il 37%  del suo intero territorio, infatti, con i suoi 18 parchi nazionali e 2mila km di sentieri percorribili esclusivamente a piedi, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. E’ grazie alla sua posizione isolata che la flora e la fauna della Tasmania non sono presenti in nessun altra parte del mondo (come il tilacino o lupo marsupiale ed il diavolo della Tasmania).

L’isola vanta una regione di 160mila ettari completamente selvaggia che racchiude uno dei paesaggi di montagna più maestosi dell’Australia: il Cradle Mountain National Park. Questo parco nazionale montano con le sue cime frastagliate e le sue brughiere, rappresenta il gioiello di questo paradiso naturale. E’ collegato al bellissimo lago St. Clair dal sentiero più famoso della Tasmania, nonché meta agognata da ogni australiano, un percorso lungo 85 Km chiamato Overland Track. Lungo l’Overland Track ci sono rifugi ma sono quasi sempre occupati, quindi , è consigliabile rivolgersi ad una buona organizzazione di trekking che gestisce rifugi privati, invece di portarsi dietro l’attrezzatura da campeggio per i sei giorni di escursione. L’ultimo giorno di trekking, dopo aver percorso una fitta foresta di eucalipti, si raggiungono le sponde del lago St. Clair, di origine glaciale, che è il più bello della Tasmania. Segue poi una crociera di 16 km che aggiunge un tocco di magia ai ricordi indelebili del Candle Mountain. Lauceston è il punto di partenza e arrivo delle escursioni. Le escursioni si fanno da novembre ad aprile, tutti i giorni.

Freycinet è, invece, il parco costiero più vecchio della Tasmania, uno scenario suggestivo fatto di montagne di granito, spiagge bianche ed un oceano color lapislazzulo. Al suo interno si possono fare tantissime attività diverse: dall‘avvistamento delle balene alla visita ai campi di allevamento dei pinguini e dei cigni neri, fino alle passeggiate guidate tra foreste popolate da marsupiali, pappagalli dalle piume variopinte e alcioni giganti. Seguendo un percorso autoguidato tra distese di fiori selvatici si arriva ad uno scenario naturale ineguagliabile: la baia di Wineglass, uno dei panorami più belli dell’Australia. La costa di Freycinet è famosa anche per la cucina del pesce (qui i gamberi di fiume sono grandi come aragoste!). Se si vogliono avvistare le balene il periodo migliore per recarsi in Tasmania è tra maggio e settembre.

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Una replica a “Tasmania: l'isola alla fine del mondo”

  1. miriam camboni ha detto:

    Sono stata nel parco nazionale delle cradle mountain questo febbraio.E’ stata una bellissima esperienza!Non ho fatto la overland track ma una escursione di due giorni nel lake st Clair sino al Labyrinth.Ho dormito nel rifugio di Pine Valley,eravamo in 4,ma c’era posto per almeno altre 15 persone.Il numero di persone che possono fare la overland track è limitato,se no non ci sarebbe posto nei rifugi.Le comodità mancano però si può fare per qualche giorno,è stata come un avventura!Ho visto canguri,pademelons,serpenti velenosi.Il prossimo anno voglio ripeterla.La consiglio a chi ama la natura,però bisogna andare attrezzati e allenati o può essere pericoloso.Il tempo può cambiare velocemente da un momento all’altro.