Pubblicato in: Ecologia e Natura

Riscaldamento globale: le coste che rischiano di scomparire

di patrizia marzo 17, 2008
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La rivista economica statunitense Forbes ha stilato una classifica delle otto aeree costiere che rischiano di scomparire a causa dell’innalzamento della temperatura globale. “La Bibbia del capitalismo” non ha preso in considerazione solo questo fattore per decidere quali meravigliosi luoghi di vacanza potrebbero non esistere più, ma anche l’eccessiva pesca e l’inquinamento delle acque marine. La prima località che compare in questa triste classifica è quella di Phuket, in Thailandia. Negli ultimi anni la rinomata località, resa nota da tanti film e conosciuta per il suo incredibile paesaggio, ha subito sensibili cambiamenti proprio a causa del riscaldamento climatico. Il rischio maggiore che minaccia Phuket è la siccità e spesso durante l’alta stagione anche gli alberghi di lusso rimangono senza acqua.

Al secondo posto si piazzano le isole caraibiche. A parere di Mark Spalding, uno scienziato marino dell’organizzazione internazionale “Nature Conservancy”, queste isole sono ferite non da un unico problema ma da una “sinergia di minacce” come il riscaldamento climatico, l’eccessiva urbanizzazione e la pesca illegale. Anche il golfo del Maine, negli Usa è in serio pericolo secondo Forbes a causa dei cambiamenti climatici. Minacciate dai cambiamenti climatici anche la linea costiera di Maiorca sottoposte ad un eccessivo turismo. L’acqua a Maiorca scarseggia a causa dell’eccessiva domanda e all’aumento della temperatura.

Altre quattro aree costiere sono state poi segnalate dalla rivista. La prima è quella della costa centrale del Cile, formata da innumerevoli ed incredibili spiagge bianche. In questi anni molte specie marine sono scomparse a causa non solo del riscaldamento globale ma anche dell’inquinamento prodotto dalle tante industrie di pesca nate nella zona. Il Canada meridionale e lo stato americano dell’Oregon sono colpiti da un alto tasso d’inquinamento. Sono così scomparse numerose specie ittiche e si sono sviluppati pesci maschi con caratteristiche sessuali femminili. Chiudono la classifica le coste orientali delle Filippine, minacciate dall’eccessiva pesca e dalla conversione delle foreste mangrovie in siti per l’allevamento di gamberi e pesce ed alcune zone costiere bagnate dal Mar del Nord. Senza le mangrovie che le proteggono dall’erosioni e dai cicloni, l’ecosistema di queste aree va in mille pezzi.

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