Entro tre mesi tre dei nostri principali aeroporti, (Marco Polo a Venezia, Malpensa a Milano e Fiumicino a Roma) saranno dotati di body scanner, l’ultima frontiera in fatto di sicurezza del trasporto aereo. Una misura di sicurezza di questo tipo che fotografa il nostro corpo come se fosse completamente nudo utilizzando raggi X e onde radio, non poteva non sollevare un polverone di dubbi e polemiche sia per quanto riguarda la privacy sia per quanto concerne la salute delle persone.
A differenza di quanto era stato detto dalla Transportation Security Administration (l’autorità aeroportuale statunitense) questi nuovi dispositivi di controllo possono inviare ed archiviare le immagini catturate durante l’analisi dei passeggeri sottoposti a scansione. A renderlo noto sono stati membri dell’Electronic Privacy Information Center (Epic) additando come prova le specifiche di costruzione contenute in un documento del 2008, sottoscritto proprio dalla Tsa. Questo significa che potenzialmente i body scanner possono non rispettare la privacy dei passeggeri perché tali immagini potrebbero essere rubate o utilizzate in modo inappropriato.
Oltre al problema della privacy, come sopra ho spiegato, c’è anche quello della salute delle persone, soprattutto di quelle più delicate e bisognose di tutela, come donne in stato interessante e bambini. A tal proposito il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha espresso dubbi e perplessità affermando la necessità di indagini e ricerche approfondite sulle radiazioni elettromagnetiche utilizzate. Il presidente dell’Enac Vito Riggio è intervenuto rassicurando il ministro e spiegando come “ci sono due tipi di apparati alcuni a bassissima emissione di raggi x, altri con radio-onde ad altissima frequenza. Appena ce li daranno li sperimenteremo a Malpensa e Fiumicino, ma in ogni caso c’è una procedura che escluderà ogni rischio per la salute”.
L’ultimo punto da chiarire è quanto i Body Scanner allungheranno, in termini di tempo, i controlli dei passeggeri, già ampiamente vessati dal 2001 ad oggi. Secondo alcuni addetti del settore la scannerizzazione di una persona richiede all’incirca 1 minuti. E’ evidente come per un viaggio intercontinentale che mediamente trasporta trecento passeggeri la nuova misura di sicurezza comporterà diverse ore per verificare tutti.
Certo è che meglio un controllo in più che un attentatore su un aereo. Questo non toglie che per chi viaggia molto per lavoro e per i piloti ed assistenti di volo si profila un futuro non proprio esaltante.